Ciao Gilles, come stai?
Suvvia non abbatterti, la quarantena è dura ma immaginiamo che non sia poi così male per quelli come te che il posto di lavoro non lo perdono mai e della cassa integrazione non hanno bisogno.
Perché una camera del lavoro?
Perché sono anni che subiamo il ricatto della crisi, la retorica sui sacrifici per il bene comune, gli annunci di una ripresa che non arriva mai. Intanto, la situazione occupazionale peggiora sempre più, non solo nei termini del numero di disoccupati e per chi è costretto a lavorare saltuariamente e “a nero”, ma proprio rispetto alle condizioni lavorative, sia per i “precari” che per i cosiddetti “garantiti” (ferie e malattie negate, possibilità sempre più alte di licenziamento indiscriminato, buste paga sempre più leggere, etc.).
Gentile Dott.ssa Palmeri,
La situazione economica nella nostra Regione, già difficile, si aggraverà enormemente a causa dell’emergenza coronavirus. Alcuni dei settori chiave del sistema produttivo campano saranno più colpiti di altri.
Come Camera Popolare del Lavoro di Napoli abbiamo contribuito alla denuncia pubblica su ciò che sta accadendo presso l’ASIA, società partecipata dal Comune di Napoli impegnata nella raccolta dei rifiuti urbani. L’ASIA procederà a breve a nuove assunzioni tramite agenzie interinali, quali garanzie in termini di tutela della salute ci saranno per questi lavoratori che verranno?
Come Camera Popolare del Lavoro di Napoli ci uniamo alla denuncia pubblica sulla mala gestione del servizio del 118 in Campania fatta da Potere al Popolo. L’esternalizzazione di un servizio per l’emergenza che ha portato negli anni, ad un aumento dei profitti a discapito della qualità del servizio stesso.
Ripubblichiamo e diamo visibilità ad una iniziativa promossa dal sindacato di base USB presso il call center Comdata di Marcianise. Azioni di mutualismo e solidarietà promosse tra gli stessi colleghi, attraverso la condivisione di computer e altri dispositivi informatici, per accelerare il processo di smart working che l’azienda tarda a mettere in atto, per permettere anche a chi non può di uscire dalla FIS e lavorare per ottenere un salario dignitoso a fine mese.
I decreti ad oggi varati da parte del governo Conte per tutelare e sostenere i tanti lavoratori che stanno pagando sulla propria pelle le conseguenze di questo stato emergenziale causato dal Covid-19, non tengono conto però di un’ampia fetta di lavoratori. Un esempio sono i lavoratori aeroportuali stagionali impegnati da anni nell’aeroporto di Capodichino.
Grazia è una giovane donna, di 33 anni, che ha lavorato per quattro anni come guida turistica, senza alcun contratto, nel famoso sito archeologico “Napoli Sotterranea”. Il 7 febbraio 2017 Grazia ha avuto il coraggio di denunciare la molestia e violenza subita una settimana prima (30 gennaio 2017) da Vincenzo Albertini, presidente dell’associazione che gestisce il sito archeologico. C’è voluta una settimana per superare lo shock dell’avvenimento e per prendere la decisione consapevole di voler affrontare un processo lungo e emotivamente pesante.
Continua la battaglia dei lavoratori e delle lavoratrici della Gestioncar iniziata a Novembre.
Dopo i presidi ai cancelli, i licenziamenti e un primo incontro in Regione dove i lavoratori hanno chiesto che le istituzioni intervenissero affinchè ci fosse un confronto tra le parti, si è tenuto ieri un incontro tra i lavoratori e la BServices di Firenze.
Siamo appena usciti dall'incontro tra l'Assessorato al Lavoro della Regione Campania e le lavoratrici e i lavoratori della Gestioncar licenziate/-i.
Una vicenda, quella delle Gestioncar, che grida vendetta e che raccontiamo da novembre dell'anno scorso quando le lavoratrici e i lavoratori sono entrati in agitazione a seguito di due mesi di mancato pagamento degli stipendi.
1. Sportello di tutela legale per i lavoratori
Ogni mercoledì, dalle 18:30 alle 19:30
Vi collaborano ben sei avvocati e un consulente del lavoro. È gratuito.
Si trova presso la Camera Popolare del Lavoro dell’ex-OPG “Je so’ pazzo” per consulenze, consigli, lettura della busta paga, ricorsi e vertenze di lavoro.
Lo sportello ha all’attivo 46 lavoratori seguiti e 22.900 euro vinti solo nel suo primo anno di attività nel 2016/2017. Ad oggi i lavoratori seguiti sono stati 116 e i soldi recuperati e messi nelle tasche dei lavoratori sono 44100 euro.
Mercoledì 20 Giugno saremo di nuovo all'Ispettorato del Lavoro di Napoli: ci andremo con tutte e tutti quelli che, in questi mesi, sono venuti da noi per una consulenza sul proprio rapporto di lavoro a nero, o per fare causa. Andremo semplicemente tutti insieme a presentare denuncia: perché insieme? Perché abbiamo già provato che così veniamo ascoltati.
Il lavoro nero è una rogna! Si tratta di una banalità per chi ogni giorno è costretto a lavorare senza nessuna tutela contrattuale e, allo stesso tempo, di un’affermazione che indica le difficoltà di intervento che ci siamo trovati ad affrontare quando abbiamo deciso di prendere “di petto” quest'ambito. In questo testo vogliamo provare a socializzare qualche riflessione con chi vuole affrontare le problematiche e le rivendicazioni in un settore del mondo del lavoro per definizione complicato, articolato e variegato.
Ve lo ricordate Giacomo Vitali? Era quel signore che, in fuga dal mondo moderno, decise di vivere alla Coop, si sposò nel reparto verdure e fece crescere i suoi figli nel reparto banane. Era il 1991, ed era solo uno spot, girato da Woody Allen.
Finalmente dopo mesi di mobilitazione, denunce e visite all'Ispettorato del Lavoro, presidi e cortei, confronti costanti con i lavoratori e le lavoratrici della nostra città e raccolta delle segnalazioni di violazione dei loro diritti, il Comune di Napoli ha redatto un nuovo regolamento sulle concessioni del suolo pubblico che può dare maggiori tutele ai lavoratori, con una parte specifica sul lavoro nero!
Ieri siamo tornati all'Ispettorato del lavoro, per la serie ''non ti scordar di noi''. Ci siamo presentati alle porte del direttore quest'oggi per complimentarci dell'avvenuta Ispezione a Napoli Sotteranea!
Ebbene sì, pare proprio che il “furbetto del sottosuolo” Albertini, dopo anni di allegra speculazione e migliaia di euro intascati col lavoro nero di tante e tanti giovani, abbia dovuto cambiare linea e cominciare a far firmare un po' di contratti!
Care e cari, vi scriviamo per fare il punto e annunciarvi un po' di novità (alla fine trovate una chicca che merita assai!).
Ci teniamo infatti che tutti possano sapere, partecipare, rilanciare le notizie. Questa vicenda tocca non solo quei lavoratori, ma un sistema di lavoro nero di imbrogli, di danno ai soldi pubblici e all'immagine di Napoli, che speriamo che ogni cittadino si voglia mobilitare! Ma andiamo con ordine:
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