Ripubblichiamo con piacere un articolo dal blog Officina 54
Ne condividiamo molte cose, e pensiamo che sia importante, in questo momento, acquisire quanti più strumenti possibile per ragionare sulle nuove (non tanto nuove, per la verità) forme di organizzazione della produzione capitalista e in generale della prestazione lavorativa. Il dibattito in tal senso ci permette, e ci deve mettere nelle condizioni, di avanzare e di recuperare terreno sul campo della lotta e della contrapposizione tra chi lavora e chi trae profitto dal nostro lavoro. Acquisire quanta più consapevolezza del presente e di quello che ci aspetta nell'immediato futuro significa trovare nuove strategie di lotta e di organizzazione.
Buona lettura!
Ve ne sarete accorti: negli USA sta succedendo di tutto. E' qualcosa di storico e senza precedenti, e non solo perché per la prima volta un Presidente è costretto a scappare in un bunker per difendersi dal suo popolo...
Ma perché a scendere in piazza sono centinaia di città, con cortei partecipatissimi e trasversali, che non hanno paura delle forze dell'ordine e non si fermano nemmeno dopo 3 morti e 4.500 arresti, che attaccano i nodi del potere repressivo o economico ma riescono allo stesso tempo a coinvolgere gente comune, star e artisti, a costringere pezzi di establishment a riconfigurarsi.
di Juliette Franco
Così come passano alla storia e si incidono nelle menti di tutti opere d'arte sparse in giro per il mondo, allo stesso modo dovrebbero essere ricordati sempre la resistenza e il sacrificio che donne e uomini hanno compiuto e stanno compiendo da qualche parte, in silenzio, per difendere la giustizia e la libertà.
E' terribile, atroce, però non ce ne siamo accorti. Stampa e televisioni sguazzano nel letamaio della politica nazionale ed estera, tengono il campo le stupidaggini di Trump e l’avanspettacolo dei guitti nostrani, guidati da Renzi e Salvini e la notizia è nata e morta in un giorno: l’inverno del Covid è stato il più caldo mai registrato in Europa. Quasi tre gradi e mezzo «in più rispetto alla media del periodo di riferimento, il trentennio 1981-2010». Un valore che atterrisce e risulta peggiore anche se paragonato con l'anomalia a livello globale, di 0,8 gradi.
Vediamo un po'.
Il primo che ricordo fu il tassista Rodney King, il cui brutale pestaggio a opera di 4 poliziotti il 3 marzo del 1991 fu ripreso per caso da un idraulico immigrato di origini argentine.
Ho assistito ieri a una cosa troppo tenera.
Sui tetti qui intorno vengono a nidificare rondini, gabbiani. Quest'anno con il lockdown se la son spassata così tanto che anche nel ventre della città potevi fare birdwatching.
La pandemia da coronavirus potrebbe avere un effetto duraturo e profondo come la peste nera?
di Jerome Roos - Traduzione di Aurelie Dianara
La crisi globale scatenata dalla pandemia del coronavirus comincia a sembrare un punto di inflessione storico. Anche se non sappiamo quanto durerà l'epidemia e quanto grave sarà la sua ricaduta, è difficile scrollarsi di dosso la sensazione di essere ormai a una svolta tra due epoche.
Quello di George Floyd è solo l'ultimo di una lunga scia di omicidi commessi dalle forze di polizia statunitense ai danni di cittadini afroamericani.
di Giovanni Castellano
“Se otto ore vi sembran poche provate voi a lavorare”.
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