Martedì 3 marzo, a meno di 24 ore dalla riapertura del posto abbandonato e della sua restituzione alla cittadinanza, la Polizia Penitenziaria fa irruzione nel complesso, minacciando gli occupanti di sgombero imminente. “In quindici minuti dovete essere fuori”, “ora chiamiamo i reparti antisommossa”, “noi non abbiamo bisogno di autorizzazioni di Questura e Digos”: questo il tono delle frasi di questi improvvisati gestori dell’ordine pubblico. I presenti reagiscono con la giusta determinazione, e non lasciano certo l’Ex-OPG per queste minacce...
Subito viene chiamato un presidio e in tanti accorrono, dissuadendo almeno per un momento, le forze dell’ordine da ulteriori interventi. Si scatena così attenzione e solidarietà: la pagina Facebook di “Je so pazzo” viene inondata di messaggi, si lancia una petizione che riceve migliaia di firme, e il consenso creato intorno all’occupazione sembra per un momento attenuare le minacce di sgombero.
Intanto continuano i lavori di riqualificazione
Martedì sera si tiene la prima iniziativa pubblica: aperitivo e cena sociale!
Questo un commento a caldo che scriviamo sulla neonata pagina Facebook, che fa già migliaia di accessi:
Una tra le decine di persone che stamattina sono passate all' Ex OPG Occupato - Je so' pazzo ci ha detto: "è come se aveste occupato e riaperto Poggioreale!".
Questa cosa ci ha fatto riflettere e, se possibile, essere ancora più convinti di quello che stiamo facendo e dell'idea che abbiamo: aprire e dare vita ad un luogo che per anni e per molti è significato l'esatto opposto, rinuncia a qualsiasi libertà sia fisica che umana e la fine di ogni speranza di scrivere e programmare il proprio futuro, restituisce un segnale ancora più forte a tutta la città e ad un sistema che ci vuole tanti piccoli pezzetti staccati l'uno dall'altro, ognuno nella propria "cella".