Mercoledì 4 marzo. Alcune persone che lavoravano nell’Ex OPG ci mandano le foto di com’era il posto, almeno gli spazi aperti al pubblico. Foto che dimostrano l’incuria di una struttura che poteva invece essere da subito destinata a fini sociali, senza essere abbandonata e saccheggiata.
Noi commentiamo così: “Un carcere non può essere bello, per il semplice motivo che non può essere bello un posto dove la gente soffre, dove l'umanità è ridotta a chi è rinchiuso e chi rinchiude. però con queste tre foto che ci ha mandato un'operatrice sociale che lavorava lì fino al 2008, vogliamo mostrare com'erano pulite e sistemate le le zone "pubbliche", prima che l'OPG venisse giustamente chiuso ma criminalmente abbadonato, per mostrare come potrebbe essere una volta messo a posto, liberato dalle sbarre e restituito alla cittadinanza!”
Intanto fiocca la solidarietà: arrivano centinaia di firme alla petizione, dal quartiere ci portano caffè e cornetti, a mezzogiorno chiamiamo una conferenza stampa partecipata da molti giornali nazionali. Per tutto il pomeriggio volantiniamo in giro per il quartiere e per il centro storico, comprese scuola e università e infine alle 17 tiriamo su un’iniziativa pubblica antisgombero: partita del Napoli, poi musica e cena tutti insieme con una grande pasta, patate e provola!