Avevo 18 anni quando uno dei papi più infami della storia (ma anche più amati e inattaccabili), il papa polacco della fine del blocco comunista, il papa amico dei dittatori sudamericani, Giovanni Paolo II, arrivò in visita a Cuba. Mi ricordo perfettamente di lui che scendeva dalla scaletta e di Fidel che lo aspettava sulla pista composto e fiero, per una volta col completo elegante e non con la mimetica.
Il 26 novembre saremo in piazza per il corteo nazionale a Roma contro la violenza di genere.
Dalle attività sociali che quotidianamente portiamo avanti, ai vari fronti di lotta sui quali siamo impegnati, i principi a partire dai quali ci muoviamo, sono quelli dell’anticapitalismo, dell’antifascismo, dell’antisessismo, dell’antirazzismo, che cerchiamo di non praticare a “compartimenti stagni”, in percorsi di lotta autonomi, separati l’uno dall’altro, ma nel loro intersecarsi e nella loro articolazione concreta.
Allora, proviamo a essere seri per un attimo, poi ricominciamo a riderci su... non vogliamo improvvisarci commentatori, anche perché in questi giorni il web è già inondato di sapientoni. Però qualcosina negli anni abbiamo imparato e vogliamo subito SMONTARE UN MITO che sta iniziando a circolare, prima che faccia danni...
Nei giorni scorsi forse a qualcuno di voi sarà capitato di sentir parlare del capitano dell'Inter Mauro Icardi, finito nell'occhio del ciclone per alcune dichiarazioni presenti nella sua biografia uscita di recente nelle librerie.
Una cosa vogliamo dirla anche noi su questa vicenda di Goro e Gorino - i paesini in provincia di Ferrara dove hanno fatto le barricate per non accogliere 12 donne, di cui una incinta, e 8 bambini rifugiati. Sono pensieri semplici, non abbiamo la pretesa di dire chissà che, ma siamo talmente schifati che ci va di parlare e sperare che qualcuno qui ci dia un segnale di umanità.
© 2021 FavThemes