Ciao, io mi chiamo Gianluca, ho 25 anni, vivo a Valencia e in questo momento sono disoccupato.
Questa quarantena è iniziata mentre stavo cercando lavoro, che mi sarebbe servito per restare qui fino in estate, per poi tornare in Italia, ma che quindi non è mai arrivato.
Di aiuti non se ne sono visti, lo stato spagnolo ha detto di non pagare bollette e affitti, e va pure bene, ma dopo? Che succederà? E il cibo per ora chi lo compra? Ma gli ultimi, qui come dappertutto, non li guarda nessuno.
Oggi mi manca essere tra esseri umani, mi manca una vita sociale, mi manca la libertà di potermi esprimere come meglio credo, mi sento schiavo di un sistema che per la prima volta ho visto tremare.
Ho visto che per la prima volta si è dovuto parlare della mala gestione che si è avuta della sanità, una problematica che viene sollevata da anni ma di cui nessuno ha mai voluto far niente; della (non) gestione della migrazione, che ha portato all'ennesima sanatoria, solo per chi è utile al sistema.
Abbiamo riconosciuto tutti la confusione di questa situazione, e per un po', nel dramma, ci sto sperando che crolli un po' tutto.
Per il domani spero di non ripartire con la vecchia “normalità”, che come qualcuno ha già detto, era quello il problema.
Spero che dopo questa quarantena, le persone non accettino più le non-condizioni di prima, che piuttosto si accetti di continuare a stare fermi, di riunirci tutti e di imporre le nostre condizioni, dove non ci si dimenticherà di restare umani, non consumatori cechi.
Un abbraccio a tutti voi.
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🤳🏻 E se vi va inviateci una foto che secondo voi sta rappresentando la vostra quarantena!
In tempi di isolamento costruiamo sogni, comunità, solidarietà! ❤️
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