Molti (soprattutto ricercatori stranieri, perché in Italia di certe cose non si può parlare) hanno sottolineato quanto Madre Teresa sia stata tutt'altro che santa: le sue missioni come spot propagandistici di una Chiesa in crisi, la sua strumentalizzazione dei poveri, la gestione dei fondi "allegra", le frequentazioni con i dittatori e i ricchi del mondo, etc...
Qualche mese fa, De Luca, governatore della Campania, dopo una passeggiata di rappresentanza per i corridoi dell'Ospedale Cardarelli di Napoli, dichiarava “Abbiamo dato due mesi di tempo per far sparire le barelle dai corridoi del Cardarelli e in due mesi sono sparite. Quando si decide di fare una cosa si può fare”...
Abbiamo deciso di pubblicare, per chi non abbia avuto modo di seguire l’assemblea o vedere i video, una sintesi del nostro intervento all’assemblea “per il potere popolare” che si è tenuta sabato 25 giugno all’Ex OPG, assemblea alla quale hanno partecipato circa 400 persone.
Quello che vi sottoponiamo di seguito è molto più che una semplice dichiarazione d'intenti. Sorridendo, ne abbiamo parlato come della nostra agenda di governo, come i primi cento giorni del controllo popolare. Non scherzavamo del tutto.
Ci hanno insegnato che operazioni del genere spettano alla politica dei partiti e dei governi, a quella che si vorrebbe seria e affidabile. Di solito i programmi li fanno loro, i grandi leader, i segretari delle organizzazioni politiche e il loro personale specializzato.
Ci hanno abituato all'idea che la gestione della collettività non può prescindere dalle mediazioni con i grossi interessi economici, le cordate di potere politico e le fette di criminalità organizzata di cui quella politica credibile si fa portavoce, agevolandoli e rendendoli intoccabili, inarrivabili e a volte quasi invisibili.
Vi proponiamo una breve riflessione verso l'assemblea di sabato 25 giugno, che parte dal locale e arriva a questioni generali. Ci teniamo a sapere che ne pensate!
Partiamo da un fatto piccolo: la stampa non riesce a spiegarsi la vittoria di De Magistris. Sallusti in televisione parlava di "mistero": "ma come fa questo qui ad avere il sostegno dei napoletani?". Altri commentatori parlano di un sindaco che vince "contro se stesso", riuscendo a incarnare la protesta dei cittadini anche se sta al governo da 5 anni, quindi in qualche modo ingannandoli, perché i cittadini dovrebbero piuttosto protestare contro di lui...
Vi raccontiamo una storia, breve, perché sappiamo che quissù il tempo è poco. Ma magari a qualcuno va di uscire fuori dai cliché e sentire un po' di vita reale.
Domenica, come sapete, eravamo ai seggi. quartieri popolari e di periferia, soprattutto. Proprio quelli che vedete in Gomorra.
Nonostante Renzi continui a sminuirla, questa tornata elettorale è stata molto significativa, sia a livello nazionale che per la nostra città. Sul nazionale torneremo, per il momento vogliamo invece:
1. analizzare la situazione napoletana;
2. raccontarvi alcune cose che abbiamo appreso dall’esperienza diretta del “controllo popolare”;
3. indicare i prossimi passaggi, che faremo noi “Je so’ pazzo”, ma che apriamo a tutti.
In una divertente - se non fosse drammatica per la quantità di bugie che ci si possono leggere - nota a firma del suo comitato elettorale, Gianni Lettieri strilla a mezzo stampa che noi, attivisti dell' Ex OPG Occupato - Je so' pazzo, staremmo preparando una "guerriglia urbana", un "clima di tensione" e "intimidazione" intorno ai seggi elettorali...
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SIAMO TORNATI! Il 7 ottobre 2020 abbiamo inaugurato la seconda stagione di Radio Quarantena. Ritorniamo con una nuova redazione, quasi 20 collaboratori e 5 rubriche settimanali.
Abbiamo messo per iscritto le idee che stanno alla base del nostro progetto, e tutti i modi in cui si può dare una mano.
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