Non sappiamo mentire, anche se ci costa emotivamente dire quanto segue. Perché, come tanti che si sono attivati in questi anni in maniera disinteressata, ci abbiamo creduto e messo la faccia. Abbiamo creduto che il secondo mandato di questa amministrazione potesse dare forza alle energie dal basso, far rinascere una città, difendere gli interessi delle classi popolari.
Un medico ci ha scritto. Uno dei tanti che ci vengono descritti come impauriti, disperati, alla spasmodica ricerca della protezione che possono offrire poliziotti, militari e telecamere. Pubblichiamo le sue parole perché crediamo vadano oltre la descrizione del problema, della sua manifestazione patologica fatta di aggressioni, botte, sequestri di ambulanze, minacce. Qualcuno si chiede perché stiamo assistendo a tutto questo? Perché proprio oggi? E perché sempre più? C’entra forse la biologia? Serve un novello Lombroso a spiegarci che l’“homo neapolitanus” è un violento incivile? O forse c’è altro, una risposta che rende conto della complessità della realtà e della distruzione prodotta da anni di austerity?
[Ecco un piccolo dossier in aggiornamento sullo stato dell'edilizia scolastica in diverse scuole della nostra città!]
Non vogliamo più scuole che ci crollano addosso!
🐟 500 SARDINE NERE SONO SCESE IN PIAZZA! ✊🏽
Le Sardine Nere del Movimento Migranti e Rifugiati Napoli oggi sono scese in piazza per pretendere i propri diritti, un lavoro dignitoso e i documenti e per nuotare contro le onde dell'indifferenza e dell'esclusione.
Il 4 novembre scorso si è tenuta nel Tribunale di Napoli l’ennesima udienza del processo penale nei confronti di Vincenzo Albertini, presidente dell’Associazione Napoli sotterranea, per molestie e violenza sessuali ai danni di una ex dipendente a nero: Grazia.
📢 BASTA PAROLE, VOGLIAMO I DOCUMENTI!
SABATO 7 DICEMBRE ALLE 10 A PIAZZA GARIBALDI!
Cambiano i governi e ministri dell'interno, ma non cambiano le politiche contro i migranti, i rifugiati e le fasce più deboli della popolazione!
Un continente tra colpi di stato, rivolte e ingerenze di USA e UE
Da più di un mese l’America Latina è in subbuglio. Per ultimo, in ordine temporale, è arrivato il golpe contro il presidente della Bolivia Evo Morales, consumatosi domenica 10 novembre. Quello che Trump definisce “ritorno alla democrazia” è in realtà un golpe politico-civico-poliziesco con l’intervento delle Forze Armate nelle ultime 48 ore. Non solo contro Evo, ma contro indios e donne, per il ritorno al potere della tradizionale oligarchia.
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