CURIA, PADRI REDENTORISTI, COMUNE. CHE STA SUCCEDENDO ALLA CHIESA DI TARSIA?

AGGRESSIONE A UN EX SENZATETTO OSPITE DEL PROGETTO DI ACCOGLIENZA NELLA CRESCENTE SPECULAZIONE IMMOBILIARE IN CITTÀ!

Ieri 8 giugno nel tardo pomeriggio tre persone non identificate hanno forzato l’ingresso posteriore della Chiesa di Sant’Antonio a Tarsia aggredendo fisicamente uno degli ospiti – che si è fatto refertare in ospedale per l’aggressione subita – e minacciandolo apertamente che sarebbero tornati nei prossimi giorni per cacciarli, perché “ve ne dovete andare”, punto.

Chi sono queste persone? Chi le ha mandate?

Non possiamo non preoccuparci di questa vicenda perché è da troppo tempo ormai che i padri redentoristi hanno chiuso ogni interlocuzione e dialogo con la comunità solidale che vive dal 2018 gli spazi precedentemente abbandonati da anni del plesso di Montesanto, persone che hanno non solo trovato un tetto, ma un’opportunità per ricominciare a ricostruirsi una vita partendo da condizioni estremamente difficili verso la lunga riconquista della propria dignità e di un po’ di serenità.

Persone che hanno anche nei fatti impedito in questi anni che quei luoghi fossero nuovamente saccheggiati come era avvenuto quando era in stato di totale abbandono.

È da tempo però che nel plesso di Montesanto, di proprietà dei padri Redentoristi, si è presentata una nuova società, Urbania SPA e Dedalo SGI, rappresentate da tale Niccolò Sorrentino che ha inizialmente portato avanti i rilievi per un nuovo studio di fattibilità su possibili progetti di valorizzazione ma che, negli ultimi mesi, con toni sempre più aggressivi ha cominciato a dichiarare che le persone presenti nel plesso dovevano andarsene e ad operare per sottrarre alcuni dei beni e degli utensili ancora presenti nel plesso rompendo il catenaccio che custodiva l’ingresso laterale.

Noi non resteremo in silenzio e stiamo denunciando ogni episodio avvenuto.

Sappiamo che Napoli sta vivendo una fase in cui la speculazione immobiliare con il grande stanziamento di fondi pubblici per una fumosa rigenerazione urbana troppo spesso a vantaggio esclusivo dell’interesse privato di turno e la crescente turistificazione della città come unico volano della “crescita” economica, vanno a braccetto. Gli sfratti aumentano, è sempre più difficile trovare casa e i costi sono ormai inaccessibili a larghe fasce della popolazione in un città composta per più del 50% di affittuari.

Il Comune con l’amministrazione Manfredi fa orecchie da mercante sul problema abitativo e della incontrollata crescita di bnb e case vacanze così come non sembra affatto interessato alla difesa dei beni e delle risorse pubbliche in una città in cui la qualità della vita per i residenti continua a peggiorare.

Chi sta investendo su Napoli? Cosa sta facendo anche la Curia che dovrebbe tutelare la difesa del vincolo sociale dei propri beni e di quelli delle Arciconfraternite?

Noi vogliamo difendere una città solidale, che non lasci indietro nessuno. Vogliamo continuare a dare a questi luoghi una prospettiva pubblica e solidale, non di profitto e speculazione per pochi.

Per questo domani saremo in presidio per una conferenza stampa dalle ore 10:30 alla Piazzetta Sant’ Alfonso e Sant’ Antonio a Tarsia.

Venite a sostenerci!


Per chi volesse approfondire la storia della chiesa occupata di Sant’Antonio a Tarsia:
➡️ Comunicato primo giorno di occupazione
https://www.facebook.com/share/urn8ao2NZmYJG9eG/?mibextid=WC7FNe
➡️ Video intervista a tre giorni dall’occupazione (nel testo trovate anche l’appello che scrivemmo)
https://www.facebook.com/share/v/jrDyv6ErZxLiY6g4/?mibextid=WC7FNe
➡️ Reportage con intervista a poche settimane dall’occupazione
https://www.facebook.com/share/v/sHoiWXarhcKNGN5H/?mibextid=KsPBc6